Taranto Archeologica: alla scoperta delle meraviglie della città

 

Taranto è la seconda città della Puglia per quello che riguarda le dimensioni ed il numero di abitanti. La città ha delle origini molto antiche e la sua fondazione risale infatti all’epoca degli antichi greci ed infatti viene chiamata anche con l’appellativo di “Città della Magna Grecia”.

Taranto: la città dei due mari ma non solo

La città non è famosa solo per il fatto di essere bagnata dai due mari (Mar Piccolo e Mar Grande) ma anche per il fatto che, ancora oggi, è possibile ammirare diverse zone archeologiche con importanti ritrovamenti, alcuni ipogei molto antichi ed il Museo Marta, uno dei più importanti d’Italia.

Siti Archeologici da Visitare a Taranto

Come già accennato, la città è ricca di zone dove il passato risorge. Vediamo quali sono alcune delle aree più belle che ogni turista appassionato di storia non dovrebbe perdere durante una visita in città.

Magna Grecia ed Età Pre-Romana

La città è stata fondata dai Greci, secondo le leggende da un gruppo di soldati provenienti dalla città di Sparta. Ma alcuni ritrovamenti fanno capire che la zona era abitata sin dai tempi più antichi.

Nella provincia, per esempio, è possibile ammirare nella zona di Pulsano in località Torre Castelluccia un antico insediamento protostorico.

Appartengono invece all’età arcaica il Tempio Dorico di Piazza Castello, la Tomba degli Atleti presente in via Crispi e la Necropoli di via Marche, tutti luoghi visitabili direttamente in città. Di grande importanza storica ed appartenenti sempre al periodo arcaico sono l’insediamento fortificato presente tra la città ed il paesi di Crispiano in località Amastuola ed il Santuario di Saturo, presso la Marina di Leporano.

In città vi sono anche importanti ritrovamenti archeologici relativi all’età classica ed ellenistica. E’ possibile osservare ciò che resta dell’antica cinta difensiva della città in via Emilia e la cinta difensiva, con annessa necropoli, nei quartieri Collepasso e Solito Corvisea. I ritrovamenti relativi all’età ellenistica sono relativi principalmente a tombe e aree di culto. Sono infatti presenti, di tale periodo, le classiche tombe a camera e a semicamera come quelle visibili in via Acton, in via Alto Adige, in via Polibio ed in via Umbria. Nella provincia, precisamente a Massafra in località San Sergio, è presente un’ampia necropoli dell’età ellenistica.

Zone Archeologiche dell’età Romana a Taranto

A Taranto la storia non si è fermata ai greci. Anche gli antichi Romani hanno reso importante questa città e lo si può capire dai vari ritrovamenti presenti in città ed in provincia.

Ad oggi è infatti possibile ammirare ciò che resta della Villa Suburbana in viale Virgilio in città e della Villa Romana di Palagiano (a pochi km dalla città) e la splendida Villa Romana di Leporano, in località Saturo a meno di 100 metri dal mare.

In città troviamo anche l’antico portico e le strutture murarie che, all’epoca dei Romani, venivano utilizzate per proteggere la cittadinanza dai popoli invasori che provenivano dal mare.

Medioevo Tarantino

Terminato il dominio dei Romani arrivò anche in città l’età medioevale. Ad oggi, riguardo a questo importante periodo storico, è possibile visitare il Convento di San Domenico ed uno splendido Ipogeo Funerario presente a Palazzo Delli Ponti.

Museo Marta

Il Marta è il Museo Archeologico Nazionale di Taranto nonché uno dei musei più belli ed importanti d’Italia. Al suo interno è possibile ammirare tutto quello che ciò che rappresenta il patrimonio della Terra Ionica con oggetti appartenenti agli Apuli, ai Greci ed ai Romani.

Il Museo è aperto tutti i giorni, domeniche incluse ed è situato nel centro cittadino, in prossimità della Città Vecchia. Ricordiamo che ogni prima domenica del mese l’ingresso al Museo è gratuito.

Castello Aragonese

Il Castello Aragonese è sicuramente uno dei luoghi simbolo di questa città. La prima unità del castello è di origine bizantina e risale all’anno 916. Nel corso dei secoli il castello ha subito diverse modifiche, compresa l’aggiunta di torri e di quello che oggi è il canale navigabile che permette a navi ed imbarcazioni l’ingresso nel Mar Piccolo.

Ad oggi il Castello Aragonese viene gestito dalla Marina Militare Italiana ed è visitabile con visite guidate in via del tutto gratuita.