La storia del Festival di Sanremo e dei Cantanti Italiani che hanno partecipato

Uno dei fenomeni sociali più importanti di tutta l’Italia culturale, dal dopoguerra ad oggi, si può sicuramente identificare in quel carrozzone melodico e colorato che è il Festival della canzone italiana, per tutti il Festival di Sanremo. La storia del Festival di Sanremo e dei Cantanti Italiani che hanno partecipato, è la storia di un Paese, di un popolo, delle sue tradizioni.

Il Festival di Sanremo nella Storia

Dal Dopoguerra ad oggi il festival di Sanremo si è imposto come il carrozzone mediatico per eccellenza, trasversale nelle epoche, individuabile come il manifesto di un Paese, mutato nel tempo, anche grazie alla sua cultura popolare, o meglio, nazional-popolare, nel rapportarsi alla canzone come espressione del momento e dello spirito scanzonato di un’Italia la quale, forse proprio grazie a questa propensione al fischiettio e all ‘singing’ sotto la doccia, mentre cucina, lava i piatti, passeggia, ha quel quid in più rispetto ad altri Paesi per alcuni aspetti contorti nell’interiorità.

Il Festival della Canzone Italiana nell’immaginario collettivo

Forse questa propensione è stata anche determinante nell’uscire da quel tunnel fisico, doloroso e psicologicamente pesante che è stato la Seconda Guerra Mondiale, una catarsi transitata anche attraverso le ‘Papere e i Papaveri’, ‘Le colombe bianche in volo’, ‘Il blu dipinto di blu’.
Avremmo superato con grande orgoglio ed apparente semplicità la fase della ricostruzione post-bellica, senza la Nilla (Nilla Pizzi sarà per tutti e per sempre ‘la Nilla’), Modugno, Tagliani, Carla Boni, Giorgio Consolini e tanti altri?
Forse no, ed il boom economico, consolidatosi negli anni ’70, in parte deve qualcosa a quel sogno, che in seguito è divenuto realtà italiana, chiamato Festival di Sanremo, un sogno per milioni di italiani che hanno riscattato la condizione di povertà e di disagio sociale guardando un cielo blu, ma quasi come fosse dipinto di blu, nel quale una colomba bianca vola, un cielo assolato che illumina papaveri, papere e un popolo orgoglioso e sorridente.

Festival di Sanremo 2018 e cantanti

Questa premessa è importante per capire in quale epoca è nato il Festival di Sanremo: dall’immediato Dopoguerra, dal 1951, ininterrottamente per sessantotto edizioni (quella datata 2018 sarà la sessantanovesima), gli italiani ogni anno, tra critiche e attese, commenti e gossip, hanno atteso il Festival che è sempre stato il loro Festival, anche nei periodi artisticamente di crisi.
E durante l’attesa l’Italia si ricostruiva cantando le canzoni vincitrici e non, spostava macerie fischiettando Claudio Villa, costruiva nuove case e in seguito nuove fabbriche canticchiando Modugno e Dorelli, in seguito Tony Dallara, Renato Rascel e quell’Italia cresceva, le fabbriche iniziavano a produrre un sogno mondiale chiamato ‘Made in Italy’, la gente tornava a sorridere, acquistava le prime automobili, anche solo una semplice FIAT 500, venduta in milioni di unità.
Costruiva l’Autostrada del Sole quell’Italia e cantava i successi dell’inverno mentre viaggiava per la prima volta in libertà e non su tradotte militari, cantava ‘Non ho l’età (Per amarti)’ di Gigliola Cinquetti e s’innamorava spensierato, le bombe iniziavano ad essere un ricordo lontano, i boati della guerra furono rapidamente coperti dalle ugole possenti dei melodici di quegli anni.

Grandi cantanti italiani a Sanremo Festival

L’Italia cresce ed arriva il boom ma il Festival è sempre là, a Sanremo, con più fiori, con il palco onorato dai grandi presentatori storici come Pippo Baudo, Corrado, Enzo Totora, Vittorio Salvetti, siano agli attuali Bonolis, Fazio, Conti, Chiambretti. Gli anni ’60 e ’70 sono esaltati dai cantautori e dalle ugole più famose: da Sanremo escono i successi di brani come ‘Zingara’ cantata da Iva Zanicchi (un’altra ugola d’oro dell’Emilia canora come la Pizzi, Carla Boni, Orietta Berti e tanti altri), gli anni passano sino alla scoperta di quella perla vocale, piccola e riccia ragazzina ligure, che fu Antonella Ruggero e con i suoi Matia Bazar, quasi a sorpresa, vinse il festival con ‘…e Dirsi Ciao’. Siamo alla fine degli anni ’70.

Gli anni ’80 e ’90 vedono l’epoca edonistica per eccellenza con artisti sul palco influenzati dalla new-wave punkeggiante di una Londra che influenza il mondo in fatto di mode. Anna Oxa con ‘Un’Emozione da Poco’, poi Alice con quella bella sorpresa che fu ‘Per Elisa’ o i ‘complessi’ (oggi denominati le band ma allora furono per tutti i complessi) come Ricchi e Poveri, Pooh, o la coppia più amata dagli italiani, Albano e Romina, divennero il simbolo, tutti assieme, di un’Italia ora completamente nazional-popolare.

Oggi il Festival di Sanremo è mutato ma lo spirito è sempre quello: tra polemiche e gossip, arrivando all’ultima scoperta per la canzone italica, Francesco Gabbani, sul palco di Sanremo hanno visto la propria gloria o la propria miseria tanti artisti i quali precedentemente snobbavano il Festival, come Ron o Vecchioni. Assieme a loro la generazione nata nei ‘talent-show’, quella dei contemporanei Mengoni, Emma, Scanu, Il Volo, per un sogno che ha la sua vita stessa dal giorno successivo alla fine sino al giorno fatidico in cui il sipario si alza e tra polemiche e critiche lo show ‘must go on’ ancora una volta.

Fonte: http://www.italiansongs.org/